Autonomia differenziata, De Luca dopo la pronuncia della Consulta: “Ora avanti senza ideologismi ”
Durante la consueta diretta social del venerdì, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha affrontato il tema dell’autonomia differenziata all’indomani della pronuncia della Corte Costituzionale. La sentenza, che ha giudicato incostituzionali diversi punti della legge Calderoli, ha segnato una battuta d’arresto significativa per il progetto. “La Corte costituzionale – ha sottolineato De Luca – ha sancito alcuni principi che sostanzialmente hanno svuotato la legge Calderoli,” ha dichiarato il presidente De Luca. “Gli amici delle Regioni del Nord hanno mostrato grande soddisfazione, ma diciamo che è un atteggiamento un po’ patetico. La verità è che la Corte costituzionale ha ritenuto incostituzionali alcuni punti, smantellando in sostanza l’autonomia differenziata in punti chiave. Da adesso in poi, bisogna rivedere tutta la legge Calderoli, e probabilmente non se ne farà più nulla”. De Luca ha inoltre sottolineato il ruolo pionieristico della Campania nella battaglia contro l’autonomia differenziata, ricordando come la Regione sia stata “la prima a fare ricorso alla Corte Costituzionale, e la più attiva nello spiegare i pericoli di questa riforma per il Sud e per l’unità nazionale.” La Campania, secondo il governatore, ha combattuto su due fronti: da un lato contro l’autonomia differenziata, dall’altro contro il centralismo burocratico che soffoca il Paese. “La linea scelta dalla Campania è burocrazia zero” ha affermato De Luca. “Anziché avventurarci su questo terreno scivoloso, che porta a mettere in discussione l’unità d’Italia, concentriamoci su un programma di sburocratizzazione radicale e di modernizzazione del Paese, che è quello che serve alle imprese, ai ceti produttivi, alle famiglie e ai professionisti. Questo cammino deve riprendere in un clima di serenità, di solidarietà nazionale, con spirito unitario e risorgimentale. Dobbiamo lavorare senza ideologismi e senza guerre di religione per far crescere l’Italia intera: Nord, Centro e Sud”. Riguardo al futuro dell’autonomia differenziata, De Luca è apparso scettico. “La sentenza della Corte costituzionale potrebbe rendere superato anche il referendum, ma su questo si pronuncerà la Cassazione. Di certo, la legge Calderoli è stata smantellata in punti decisivi. Bisogna ripartire da zero, ma la prospettiva è che probabilmente non se ne farà nulla. Noi siamo per l’unità d’Italia, non ci interessano battaglie ideologiche. La Campania si sente parte della stessa storia e dello stesso destino dei cittadini delle regioni del Nord. Abbiamo combattuto, da soli in molti casi, per difendere le ragioni del Sud e dell’Italia unita. Ora, però, dobbiamo tutti guardare avanti, senza ideologismi, per un’Italia moderna e solidale.”